Rottura della pompa freni!!!


Ho sempre cercato di effettuare da solo la manutenzione della mia Sprint, perché penso che la passione per le auto storiche passi anche per lo “sporcarsi le mani”, nel gustarsi, conoscere, capire, guadagnarsi ogni parte della nostra amata.

Chiaramente per un novizio come me molti lavori sono difficili, altri sono impossibili…
Per esempio la pulizia dei carburatori e relativa regolazione l’ho affidata a un professionista, mentre attività come la sostituzione di olio, filtri, dischi freno e relative pastiglie, ganasce dei freni a tamburo, ecc. li ho fatti da solo, con facilità grazie sia a un libro acquistato su Amazon.
Grazie a tanti consigli, dritte ricevuti da appassionati preparati sul forum di Club Alfa invece mi sono potuto buttare a capofitto in lavori più complessi, come la sostituzione delle cinghie di distribuzione.
Ben inteso, le mie tempistiche non hanno niente a che vedere con quelle di un meccanico professionista, per dire il cambio delle cinghie di distribuzione l’ho fatto in circa due settimane, quindi che non vi venga in mente di affidarmi qualsivoglia lavoro!!! 😀

La belva a nanna

Dopo aver partecipato senza problemi di sorta all’Autoraduno di Natale, un gara organizzata dal club Gorizia Corse di cui vi parlerò più in là, ho riposto per qualche mese in garage la mia vecchietta, al riparo da freddo e intemperie.
Solo qualche contatto sporadico per lavori di rifinitura degli interni, e poi di nuovo a nanna, questa la vita invernale della mia Sprint, anche per evitare che i punti ossidati che devo ancora riparare vengano a contatto con ulteriore umidità.

Poi controllando un po’ il cofano, ho scoperto che il cilindro maestro della pompa freni perde liquido, infatti metà vaschetta si era svuotata riempiendo del liquido corrosivo il vano servizi!

Lo smontaggio

Immediatamente neutralizzavo l’effeto corrosivo dell’olio versando dell’acqua nella zona e iniziavo il lavoro di sostituzione del pezzo, procedendo innanzitutto allo svuotamento dell’olio per evitare ulteriori gocciolamenti: determinante l’aiuto di mio figlio Francesco, 12 anni, che mi aiutava nello spurgo del circuito dei freni.

Smontato, il cilindro maestro palesava tutta la necessità di una sostituzione, ma mi accorgevo che la perdita, seppur di minima entità, aveva sicuramente avuto molto tempo per lavorare e pertanto la vernice del vano servizi era ammalorata.
Iniziavo pertanto un meticoloso lavoro di smontaggio di tutti i componenti: polmone del servofreno, pompa della frizione, batteria e relativo supporto, radiatore del riscaldamento dell’abitacolo e intero complesso di ventilazione interna dell’abitacolo.
L’ultimo componente, cioè la struttura di ventilazione interna dell’abitacolo, è stato particolarmente difficile da smontare. Qualche consiglio: all’interno dell’abitacolo bisogna togliere l’intera copertura del cambio e quindi procedere a svincolare il supporto dei cursori delle levette con cui si regola l’afflusso d’aria (due viti), quindi bisogna svitare i 4 dadi che fissano la struttura dall’interno.
Ora, nel vano servizi, smontate il sistema di aggancio del cofano e quindi togliete la guaina che sigilla il ventilatore alla presa della bocchetta dell’aria superiore, proprio sotto il parabrezza.
Creato lo spazio per il movimento, si può sganciare dal circuito del liquido di raffreddamento il radiatore del riscaldamento abitacolo, quindi con movimenti decisi si fanno uscire dalla loro sede i 4 bulloni precedentemente svincolati e con qualche deciso movimento si riuscirà a far uscire il sistema di ventilazione, senza dimenticarsi prima di sganciare i connettori di alimentazione del ventilatore (due fastom e la massa avvitata a un bullone sul lato sinistro del cofano.

Liberato il vano servizi da tutti i componenti, comprese le caverie che ho spostato in una zona sana, prima con una spazzola di ferro, poi con una levigatrice ho provveduto a eliminare tutte le parti di vernice ammalorata.

Bloccati i processi ossidativi con il Ferox, finalmente rivestivo le parti di lamiera rimaste “nude” con un primer spray, e quindi verniciavo con una vernice nera, sempre spray.

Ed ecco l’effetto finale:

Un lavoro nel lavoro

Giunto a questo punto, avendo a disposizione l’impianto di areazione dell’abitacolo, ho deciso di metterci mano per risolvere l’inconveniente di cattivi odori che si sentivano provenire a riscaldamento acceso, quindi togliendo le clip metalliche aprivo il bussolotto.

 

 

In effetti il livello di sporcizia del radiatore e dell’intero sistema è impressionante, con le gommepiuma usate per sigillare le fughe in uno stato pietoso.
Provvedevo quindi a pulire tutte le parti, sostituendo le vecchie gommepiuma con un prodotto di derivazione idraulica che, pur mantenendo le caratteristiche del vecchio materiale, non assorbe l’acqua.

Quasi finito…

Dopo circa un mese e mezzo dalla scoperta del problema, finalmente il lavoro sta finendo, con il rimontaggio meticoloso della componentistica, il riempimento di olio del circuito freni e di quello della frizione, il rimontaggio di tutte le componenti all’interno dell’abitacolo.

Beh’ ve l’avevo detto che lavoro con la calma!!!

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