Aspettando il Trofeo FVG 2018: la Match Race di Trieste

Dopo un anno di pausa, ho deciso di riprendere in mano questo blog, aggiornandolo di tutti gli eventi, gare e difficoltà affrontate nel corso del 2018. Il 2019 sarà purtoppo un anno avaro di gare avendo impegnato quasi tutto il budget nella riparazione della Sprint. Cercherò di essere regolare nelle pubblicazioni, quindi stay tuned!


La prima competizione di regolarità per auto storiche del 2018 a cui ho partecipato è stato il Match Race di Pasquetta. Organizzata dal Club dei 20 all’ora di Trieste, è una gara ad eliminazione che si svolgeva in un anello da percorrere in 40 secondi.

La prima prova

La giornata di Pasquetta è iniziata con un cielo terso e temperature gradevoli, l’organizzazione della gara ha scelto come location le ampie strade di Porto Vecchio: auto d’epoca e moderne con doppi comandi (sì, ScuolaGuida!) si sono sfidate testa a testa alla ricerca del tempo perfetto, in una gara a eliminazione diretta.

Eccoci quindi, io e Renzo siamo pronti ad affrontare la prima prova del tabellone: le due vetture sfidanti devono percorrere in senso antiorario due brevi rettilinei divisi da un jearsey da raccordare con una svolta a 180°.
In questa prima fase non era prevista l’eliminazione ma i tempi formavano il tabellone degli scontri diretti: correvamo comunque il rischio di essere eliminati visto che c’erano disponibili 16 caselle ma gli iscritti erano di più.
Contro ogni più rosea previsione, azzecchiamo subito un +1 e conquistiamo il nostro meritato posto sul tabellone dei sedicesimi!

La sfida dei sedicesimi

La gara alternava la sfida tra auto d’epoca e auto moderne, con neopatentati e addirittura patentandi che si sfidavano a colpi di centesimo di secondo.
Finalmente arriva il nostro turno e ci disponiamo sul rettilineo di partenza, opponendoci al fortissimo Dagnelut su Alfa Romeo Giulietta TI: ci prepariamo, con il cronometro settato, Renzo si posiziona per avere il corretto allineamento tacca-ruota-pressostato, e attendiamo il via libera.
Parto cercando di arrivare al tubo con una velocità adeguata e costante in modo da favorire lo sdoppiaggio e… commetto un errore da principiante, spostandomi troppo sulla destra. Renzo non riesce a vedere il tubo e quindi sdoppia alla cieca.
L’errore è fatale e la penalità che ne consegue è elevata, ben 65 centesimi di secondo, l’avversario sarebbe stato comunque difficilissimo da battere con il suo un centesimo di penalità.

Qui l’articolo completo della gara realizzato dagli organizzatori vinta proprio dal mio avversario.

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